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SOLO 5 BUS. Fermate il disastro EAV 

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Nuova crisi Eav. Profonda. Secondo i sindacati, “La curatela fallimentare di Eavbus ha scelto consapevolmente di soffiare sopra al fuoco delle tensioni sociali, aprendo al rischio di paralisi dei trasporti” accettando l’unica offerta pervenuta per la privatizzazione della Eav Bus, società per un giro di affari di 65milioni di euro fallita lo scorso novembre per un debito di circa 600mila, da parte della CLp.

SOLO 385MILA EURO. 385mila euro, sì, trecentoottancinquemila euro, è il contributo operoso con cui la nuova azienda rileverà il fitto del trasporto pubblico che ha già annunciato e richiesto il licenziamento di tutte le unità le unità lavorative (circa 1250) per poi provvedere alla riassunzione secondo contratti privatistici. Alla gara, in sintesi, oltre alla CLp aveva anche partecipato il gruppo EAV della Regione Campania che, nonostante la proroga garantita dalla curatela, ieri, ha ripresentato solo una lettera d’intenti e nulla di più vanificando (se vogliamo) tutte le speranze “pubbliche” per il servizio di trasporto.

IL COLLASSO DEI TRASPORTI DA ISCHIA. Da ieri pomeriggio sulla nostra isola sono in circolazione solo 5 autobus. Le tensioni sociali e i rapporti azienda-lavoratori, dopo l’annuncio dell’apertura delle buste e l’amara sorpresa del tradimento della Regione Campania che non è riuscita partecipare alla gara, si sono nuovamente acuite soprattutto per il futuro dei dipendenti. Secondo le prime indiscrezioni, da parte della CLp sarebbe stata richiesto il messa in mobilità di tutte le forze lavoro e la riassunzione delle stesse a chiamata e secondo i principi minimi previsti dalla legge, un riconoscimento contrattuale privatistico e al minimo possibile, considerata la masa debitoria e la rivisitazione per tutti i lavoratori di nuove visite mediche. Un taglio quasi verticale questo, che permetterà alla CLp di poter tenere fuori la maggior parte dei dipendenti. Secondo qualche bene informato, prima della riassunzione, i dipendenti dovranno essere sottoposti a visita medica come prima assunzione e non, come avviene già, a visita medica periodica. Un innalzamento dei requisiti che terrà fuori da giochi numerosi autisti.

STIPENDIO TAGLIATO DEL 50%. Sempre dalle prime indiscrezioni per gli ex dipendenti EAV Bus sarà previsto un nuovo contratto di lavoro, che oltre ad essere privato, prevederà il riconscimento di una paga “decurtata” del 50%. Facendo due calcoli veloci un autista che oggi percepisce 1900 euro, domani, si troverà in tasca tra i 900 e i 1000 euro.

LO SCENARIO ISCHITANO. Se in terraferma il crack EAV può avere un effetto sui residenti e sulla cittadinanza ad Ischia, invece, la questione diventa peggiore ed ha ripercussioni serie sul turismo e sull’immagine della nostra isola. Da ieri, anche in seguito alla estremizzazione dei rapoorti azienda-lavoratori, sono in circolazione solo 5 autobus. Se fino ad oggi, numerosi autisti hanno tirato la cinghia ed hanno permesso – anche sotto la propria responsabiltà – un servizio discreto, da oggi, il servizio non può essere garantito. Pezzi di ricambio, autobus fatiscenti e i problemi, ormai endemici, che ci portiamo avanti da sempre sono la vera condanna al trasporto pubblico e al nostro turismo

INTERVENTO URGENTE. Ci aspettiamo che venga rotto il silenzio istituzionale dei nostri politici e che, sindaci in testa, si possa iniziare a far sentire il nostro grido d’allarme, presso la curatela dell’EAV o dirattemente presso la CLp. Noi non possiamo morire così.

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