l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|venerdì, aprile 29, 2016
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Sono a dieta 

ceci

Ovvero mi sono rotto le rotule

Vorrei pensare solo all’Ischia, dedicarmi ai fantastici sogni di Squillante e del suo Gladiator, divertirmi come un matto a staccare la spina al presidente Luce (Gladiator), a fare soldi per regalare un video registratore al presidente Di Marino (Internapoli) ed un abbonamento tutto compreso presso lo Show Room Senese ai due anonimi telefonisti della scorsa settimana, a sperare che Eduardo Chiacchio perda il ricorso perché adesso voglio fortissimamente rigiocare la gara con l’Internapoli, ad allenarmi delle ore per esibirmi in un autentico concerto di pernacchie (di testa, di petto e di cuore. Ricordate Eduardo De Filippo?) in onore del presidente Columella in occasione della gara di mercoledì 27 con il suo Matera.

Invece mi vedo costretto purtroppo a sprecare questa rubrica per l’impenitente (lo qualificherò come merita in seguito. Spero che abbia fede) D.S. sig. Crisano Nicola per quanto esternato nel corso del suo prezzolato soliloquio di venerdi 15 dagli schermi dell’emittente locale.

Per la caterva di “crisanate“ e gonfiate di petto lo omaggerò con un numero speciale della rubrica, nel mentre oggi voglio solo invitare ancora una volta il futuro astro nascente del calcio italiano e perché no, europeo, a leggersi finalmente la storia della Società che ha l’onere di rappresentare (scoprirà uomini e cose evitando di dire idiozie) e di riflettere un poco prima di aprire la bocca per fare uscire l’aria.

Etichettare come “calcio da strada e da bar“ quello praticato ad Ischia prima della sua miracolosa venuta offende un notevole numero di passionali Dirigenti che a fronte di sacrifici enormi unitamente a quelli di tanti Tifosi (mai omaggiati con prezzolati accrediti o abbonamenti di favore) hanno scritto pagine gloriose per i colori giallò-blù e dato luogo anche a momenti non certamente esaltanti per l’atavica mancanza di risorse.

Se al suo arrivo sull’isola De Vivo ingenuamente gli ha lasciato una squadra in serie D lo deve esclusivamente a costoro.

Pensi invece dove si sarebbe dovuto nascondere a dicembre del 2011 se non ci fosse stato san Lello da Carpisa con i suoi euri!

Fare poi il pavone quest’anno è semplicemente vergognoso, con i soldi di Carlino (è in uso chiamarli progetto importante) anche Girotto palle palle sarebbe stato capace di contrattizzare mister Sasà ed i suoi!

Maturi, maturi in fretta, e lasci perdere l’invidia, io e molti come me desideriamo solo che ci venga restituito il mal tolto (Serie C) ed è solo per questa Fede che ci teniamo ancora sulle rotule lui e quelli come lui.

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