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Sotto Tiro di Mizar. La Festa di Sant’ANNA 

Ottantesima edizione.
Si può ripartire con questa edizione in modo diverso?
La crisi economica del Comune di Ischia,la difficoltà di reperire fondi Regionali, la mancanza dei pagamenti delle spese delle edizioni passate, fanno pensare ad un ritorno  della festa alla vera tradizione di Sant’Anna che gli ischitani di una certa età ricordano con nostalgia.
Si andava alla messa nella chiesetta di Sant’Anna e poi su una barchetta illuminata ed imbandierata si sciamava nella baia, fino a che esplodevano i fuochi in una cornice di luci sistemate sul Castello sugli scogli e sulle colline.
A casa si erano preparate parmigiane di melanzane e tanti meloni rossi.
Ricordo che la mattina successiva a Cartaromana in una acqua da favola galleggiavano le bucce di meloni e noi ragazzi giocavamo a tiracele dietro.
La festa era l’occasione anche di raggruppare familiari che arrivavano da altre parti del mondo dove erano andati a lavorare.
I costi della Festa si aggirano al minimo sui 220 mila euro.
50 per i fuochi, 120 per 6/7 barche, 45 il palco, 10 per spese varie e pubblicità, 20 tra Siae e diffusori.
Con 60/70 mila euro Geppino Cuomo ci organizza fuochi e sfilata e racchiudiamo la festa in questo ambito.
Questo avverrebbe in qualsiasi paese civile in crisi.
Ma voi pensate che l’assessore al turismo, Marianna Boccanfuso, abbia la libertà di effettuare una inversione di questo genere?
Sono convinto che la signora sotto l’input della politica sia costretta a sperperare soldi per soddisfare la voglia di politici che a tutto
pensano se non a fottersene dei conti. Luigi Mattera ha espresso la Boccanfuso come assessore.
Assetato com’è di visibilità vorrà perdere l’occasione di fare una festa nella tradizione ischitana e non una carnevalata a mare?
Spero che il Sindaco intervenga su questa proposta e spenda i soldi per cose molto ma molto più necessarie.

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