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Spiaggia della Chiaia. Forio, si spacca la maggioranza? …e arrivano 80.000 euro 

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Gaetano Di Meglio | Sembra proprio di sì. Mentre il documento viene firmato e protocollato, Tgischia.it arriva puntuale sull’esclusiva e cavalcando il rumors – cioè quella voce che gira e che al 99% dice la verità – vi annuncia le prossime mosse della assessore Mena Amalfitano – cacciata dalla giunta perché si oppose alla scelta pericolosa di mettere in liquidazione Torre saracena (la municipalizzata per la monnezza) e il relativo affidamento del servizio ai privati – e di Mario “Tramontana” che, registrato il primo passo in folle dell’amministrazione Regine, con tempestività sferrano il loro colpo al gruppo di “giovani di bell’aspetto” che amministrano il comune… Un documento che potrebbe avere questo titolo: “No alla privatizzazione della Chiaia” o giù di lì e nel suo contenuto ci saranno, gustose, novità sulla privatizzazione o meno degli arenili liberi all’ombra del Torrione. Un momento delicato che speriamo possa rappresentare per l’esecutivo (paroloni….?) Regine un momento di dibattito interno e riflessione. Si procede a vista, sulle scelte importanti per il paese si è molto arretrati.

Vogliamo parlare del porto? Mesi e mesi di discussioni. Consigli comunali, società, bandi scritti e riscritti, procedure che non partono e si arriva ai primi di agosto e si cominciano a montare i pontili galleggianti, una cosa decorosa che elimina i corpi morti. Sentendo il temerario (nel senso che azzarda e non teme il rischio) assessore Nicola Monti all’ultimo consiglio comunale ho sentito parlare di numerosi partner qualificati che affiancheranno il comune della gestione del porto, ma non è mi chiara una cosa, non ci sono broker? O stavo distratto (impossibile) o Nicola Monti non ha nominato nessun broker (quelle agenzie che regolano lo spostamento di “grandi barche” e che segnano il successo o la morte di un porto, le allusioni ai porto di Lacco Ameno e Casamicciola e al sodalizio sempre più forte “Louise e alcuni casamicciolesi” è molto forte). Un porto turistico senza grandi barche o comunque senza l’apporto di un buon “account” rappresenta la solita minestra scotta che i foriani si ritrovano nel solito rancio sporco…

Ma passiamo ad un altro ingrediente. Sempre secondo i rumors un dirigente del comune – di solito scendiletto dell’attuale amministrazione – dovrà restituire la somma di 80.000 euro. Secondo la corte dei conti, infatti, il buon “Innominabile” per ora, non doveva percepire quella somma. 80.000 per pagare qualche firma, qualche autorizzazione, qualche chiusura d’occhio? Questo non lo sappiamo, però sappiamo che quei soldi erano e sono di tutti noi!

Da Forio è tutto (scusate se è poco), ciao, -:)

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