l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|venerdì, aprile 29, 2016
Sei qui: Home » HOME » Svendita comunale: -5 giorni!

Svendita comunale: -5 giorni! 

gios

La ceramica in ricordo di Amedeo De Luca è installata su una delle proprietà che il Comune di Ischia sta vendendo ad Ischia Ponte

Bisogna fare cassa! Bisogna fare cassa a tutta forza! E, ormai da tempo, è iniziata la barbarie ferrandiniana contro il patrimonio comunale di Ischia.

Il bando è chiarissimo:

«Lotto n.1 – locali in Ischia alla via Cristoforo Colombo adibiti a ristorante denominato “Zi Nannina” – stato locativo: occupato – tipologia: ristorante – superficie: area coperta mq 145, area scoperta mq 296, area a verde mq 204 – prezzo a base d’asta euro 1.872.720,00 – cauzione euro 187.272,00;

Lotto n.2 – locali in Ischia alla via Cristoforo Colombo adibiti a ristorante denominato “Duilio” – stato locativo: occupato – tipologia: ristorante – superficie: area coperta mq 151, area scoperta mq 335 – prezzo a base d’asta euro 1.628.226,00 – cauzione euro 162.822,60;

Lotto n.3 – appartamento in Ischia “ex farista” al Castello Aragonese – stato locativo: libero- tipologia: abitazione civile – superficie: abitazione mq 83,00, superficie locale sottostante la terrazza mq 101, superficie scoperta mq 66 – prezzo a base d’asta euro 1.055.700,00 – cauzione euro 105.570,00;

Lotto n.4 – negozio ad uso commerciale in Ischia alla via Luigi Mazzella – stato locativo: occupato – tipologia negozio ad uso commerciale – superficie mq 41 – prezzo a base d’asta euro 301.104,00 – cauzione euro 30.110,40;

Lotto n.5 – negozio ad uso commerciale in Ischia alla via Luigi Mazzella – stato locativo: occupato – tipologia negozio ad uso commerciale – superficie mq 44 – prezzo a base d’asta euro 323.136,00 – cauzione euro 32.313,60.»

Totale 5.180.886

Poco più di cinque milioni di euro che devono servire, stando a quando scrive il quotidiano napoletano “Il Mattino” per “ripianare i debiti” e per realizzare nuovi servizi sul territorio… Mah? La domanda è forte.

Facendo due calcoli veloci, insieme alla minoranza di Ischia, sembra che il buco sia più moooolto ampio rispetto ai 5 milioni di euro della vendita. La solita scusa “abbiamo ereditato i debiti delle passate amministrazioni” sinceramente non tiene più.

Nel frattempo, però, l’agenzia immobiliare Comune di Ischia, ha scelto il meglio della sua offerta. Due locali ad Ischia Ponte, due ristoranti sul Lido di Ischia e un appartamento sul Castello Aragonese. Una selezione coi fiocchi che, grazie al servizio pubblicato da Il Mattino lo scorso settembre, attirerà ad Ischia – almeno è presumibile – quella classe imprenditrice napoletana che è alla ricerca di un buon affare ad Ischia …e un affare firmato col Comune è perfetto!

E’ incontestabile che i canoni di fitto che oggi percepisce il Comune dai cespiti messi in vendita sono irrisori, ma era certamente più ragionevole correggere quella politica sbagliata che non scegliere di vendere tutto. E ora? Tra 5 giorni per 4 imprenditori del Comune di Ischia avverrà un cambio di “padrone di casa” piaccia o meno, perché il Sindaco Ferrandino, la sua giunta e la sua amministrazione ha deciso di vendere, vendere, vendere…

E diciamocelo chiaramente, ci troveremo con 4 aziende sfrattate o buttate fuori per volontà del Sindaco. Già, quel sindaco che oggi vuole “apparare” un buco di debiti di oltre 5 milioni di euro…

Nel frattempo, però, i poveri imprenditori ischitani, forse, avranno fatta la corte a qualche istituto bancario per racimolare la cifra per comprarsi il locale dove da sempre esistono? E’ un’ipotesi che certamente non dobbiamo scartare e che mi auguro, anche se i discorsi della crisi mi lasciano abbastanza preoccupato.

Nel frattempo inizia qualche piccola reazione. La prima ad uscire allo scoperto è la Signora Anna Maria Ospici che ha diramato questo comunicato stampa: “Ci opporremo in tutti i modi alla vendita dell’immobile ristorante Zì Nannina a mare” da parte dell’amministrazione del Comune di Ischia. La sottoscritta Ospici Anna Maria dichiara: abbiamo saputo che l’attuale amministrazione del Comune di Ischia vorrebbe vendere, mediante asta pubblica, per il giorno 10 novembre 2010 alcuni immobili di cui ritiene in modo unilaterale di essere proprietaria. Inoltre, la sottoscritta Ospici Anna Maria, in riferimento al lotto numeri 1 – locali Ischia alla via Cristoforo Colombo adibiti a ristorante denominato “Zì Nannina a mare” (prezzo base d’asta euro 1,872.720,00) COMUNICA nella sua qualità di erede pro-quota del ristorante “Zì Nannina a mare” ai potenziali acquirenti – che vi è in corso un contenzioso con coloro che in questo momento gestiscono tale azienda; – che lei si opporrà in tutti i modi alla presunta vendita del bene immobile in oggetto da parte dell’Amministrazione del Comune di Ischia: – che comunque il bene non è nella disponibilità dell’attuale Amministrazione, sia per il possesso detenzione che per la titolarità. Eventuali interessati in questo acquisterebbero sia i contenzioni esistenti anche relativi ai vizi di gara che quelli inerenti la titolarità del Comune di Ischia.»

Un comunicato stampa, già ripreso da più media isolani, che suona poco. Dopo lo scambio con la Ice-Snei per evitare che si costruisse una Villa a Sant’Alessandro e che, ad oggi, è spazio per erbacce e quant’altro, e dopo la “vendita-non vendita” del Polifunzionale alla Provincia sembra che la politica immobiliare del Comune di Ischa, come quella generale del resto, non brilli.

Tra cinque giorni si terrà la gara pubblica. Chissà in quanti parteciperanno. Chissà chi parteciperà. Chissà!

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1