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Team 3R:Rientreranno a lavoro Monti e Villanti 

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Sono stati richiamati in servizi per domani, sempre in attesa di giudizio sul dispositivo di sospensione e paventato licenziamento imposto dalla Team3R ai due autisti Carlo, detto Paolo Monti e Gennaro villani, rei di aver rilasciato dichiarazioni ala stampa inerenti le loro condizioni di lavoro ed i disagi patiti. I due operai della Team3R, l’azienda che da qualche settimana gestisce il sistema rifiuti nel comune di LaccO Ameno, torneranno a lavoro a seguito di un accordo sindacale che prevede il reintegro con riserva dei due operatori sino al 30 Luglio. Secondo lo stesso accordo sindacale gli autisti più un raccoglitore lavoreranno facendo anche la doppia mansione nel caso di bisogno e dunque anche raccogliendo e spazzando per venire incontro alle esigenze della società non ancora entrata a regime. La nuova NU infatti non ha ancora predisposto i piani di lavoro in base ai settori ed ai servizi assegnatigli dal municipio lacchese, nè ha organizzato il suo parco macchine trasferendo su Lacco Ameno tutti gli automezzi necessari all’operatività. Secondo quanto stipulato con l’atto di affidamento la Team 3R s’impegna a definire tutti gli atti necessari ivi compreso l’arrivo dei veicoli e delle dotazioni entro il 30 luglio prossimo. Tra qualche giorno sapremo quale il nuovo volto della NU all’ombra del Fungo e quali le sorti dei dipendenti, tutti nessuno escluso. Infatti oltre ai possibili licenziamenti del Monti e del Villani si discuterà la ridistribuzione dei livelli. Secondo i primi incontri informali la società sarebbe intenzionata ad abbassare le qualifiche proponendo una contrattazione di secondo livello che prevede, tra l’altro, la doppia mansione. Sarà qui che se ne vedranno delle belle con i lavoratori, già in contatto con i legali Pacifico, Puca e Del Deo, pronti a dare battaglia pur di salvaguardare gli interessi dei propri assistiti che non intendono accettare il dimezzamento di stipendi e professionalità per assecondare le scelte aziendali della società. Una società che, a loro dire, “avrebbe dovuto pensarci prima di accettare l’incarico e l’affidamento a come e quanto spendere in funzione dell’organico già presente sul territorio”. l’abbttimento dei costi non può avvenire certo a danno degli operai solo per consentire guadagni che altrimenti non ci sarebbero e che comunque erano chiari sin dall’atto di partecipazione al bando di gara presentato.

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