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Tifo violento. 5 Daspo per gli ultras dell’Ischia. C’è anche un minorenne 

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Dopo sei mesi la Digos di Brindisi ha individuato i cinque tifosi dell’Ischia che hanno lanciato petardi di grosse dimensioni e fumogeni durante l’incontro che si disputò a Brindisi lo scorso 22 gennaio. I supporters gialloblu sono stati individuati dalle immagini di videosorveglianza dell’impianto dello stadio Fanuzzi. Durante la gara furono scagliati in campo i fumogeni e alcune «bombe carta». Su quei fatti la Procura ha avviato subito una inchiesta, coordinata dal procuratore della Repubblica, Marco Dinapoli che ha portato all’individuazione dei cinque soggetti a cui sono state contestate le accuse di utilizzo di strumenti per l’emissione i fumo o gas visibile e lancio di oggetti pericolosi. Agli ultrà, tra cui c’è anche un minorenne, sono anche stati comminati Daspo (divieti di partecipare alle manifestazioni sportive) di durata dai due ai cinque anni. Gli uomini della squadra tifoseria della Digos, diretti da Vincenzo Zingaro, che hanno svolto le indagini hanno visionato decine di fotogrammi al fine di individuare i responsabili dell’accensione e del lancio del materiale esplodente che era stato irregolarmente introdotto sugli spalti. Ancor più grave, secondo gli investigatori, la condotta dei cinque sostenitori ischitani, perché in quella giornata era previsto un gemellaggio tra le due società sportive. Alla gara assistettero circa 1.500 spettatori, dei quali 80 della tifoseria esterna.

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