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Trasporti Marittimi. L’ATEC: Fermiamo l’imminente sospensione delle corse Caremar 

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L’ATEC, l’associazione del Trasportatori presieduta da Antonio Galano, tramite il suo portavoce, Giovanni Lombardi, ha inviato una nota al Presidente della Giunta Regionale della Campania On.le Stefano Caldoro, all’Assessore Regionale della Campania per i Trasporti, Sergio Vetrella, all’On. Doemnico De Siano quale Presidente Commissione Regionale Trasporti, al Prefetto di Napoli e ai Sindaci della Isola di Ischia. Un grido d’allarme senza mezzi termini, quello portato avanti da Lombardi, che può essere sintetizzato con: L’imminente sospensione delle corse della CAREMAR determinerà il radicalizzarsi del monopolio da parte dei privati” e che, in conclusione, chiede – ma con questa gentaglia a Palazzo Santa Lucia sarebbe più opportuno scrivere mendica – lo stesso impegno istituzionale che è stato profuso per risolvere la delicata questione dei trasporti terrestri dove, una Regione come quella Campana è riuscita  a trovare fondi per “apparare” le buche enormi di dirigenti in capaci e che si ostina ad andare avanti a botte di “atti di sottomissione”.

Ecco il testo della nota

L’Associazione ATEC della Isola di Ischia  segnala la gravissima situazione che si sta per determinare nei collegamenti del Golfo di Napoli per le Isola in quanto è pervenuta notizia di una imminente sospensione della navigazione delle linee della Caremar, che,per carenza di risorse finanziarie, non riceverà più fornitura di carburanti ed assistenza  per la sicurezza della navigazione dei natanti e del personale addetto al naviglio, nonché dei passeggeri in quanto i fornitori, da qui a qualche giorno, non assicureranno la assistenza tecnica e la somministrazione di quanto necessario alla manutenzione essendovi ingentissime somme insolute, per cui solo dietro pagamento ‘cash’ saranno assicurati i servizi.
Tutto ciò è stato determinato dal dato di fatto che dal 1° Agosto u. s. lo Stato ha interrotto ogni forma di finanziamento e di sovvenzione in quanto la privatizzazione non è avvenuta nei termini e la Regione Campania ha accumulato grande ed ingiustificato ritardo.
Infatti, in esecuzione dell’accordo di programma del 3.11.2009, sottoscritto fra Governo e Regioni, la Campania ha ricevuto gratuitamente il trasferimento della società Caremar, già controllata dalla Tirrenia, ed avrebbe dovuto avviare immediatamente la privatizzazione nel termine biennale di due anni di cui alla  legge 166/2009, garantendo però gli strumenti finanziari alla Caremar fino al completamento del programma di privatizzazione così assicurando la continuità territoriale.
In tale arco di tempo, la Regione Campanai non si è fatta carico dei suoi oneri finanziari per adempiere all’obbligo assunto in tale circostanza, ed anzi ha sovraccaricato le esauste finanze della Caremar di nuovi oneri finanziari esigendo che fossero assicurate corse non remunerative a fronte delle quali non ha adempiuto agli oneri assunti e che erano state concordate ed affidate agli armatori privati, che poi si sono sottratti all’obbligo contrattuale assunto.
Con la nota 569 del 21.5.2012  tale situazione è stata puntualizzata dalla Caremar e nella audizione del 20 Giugno presso la Commissione Permanente della Camera dei Deputati l’Amministratore delegato della stessa CAREMAR  ha chiesto che fossero adottate determinazioni per assicurare la proroga della convenzione e, quindi, degli strumenti finanziari.
Tuttavia, i ritardi della Regione  Campania nella indizione delle procedure di privatizzazione, che le altre Regioni hanno avviato e completato, hanno determinato che  lo Stato non assicuri più alcun finanziamento e la stessa Regione Campania, venendo meno all’accordo di programma, fino ad oggi non ha garantito  alcun mezzo finanziario, nel rispetto dei suoi oneri, per assicurare la continuità territoriale utilizzando i proventi previsti. In particolare, non è intervenuta per garantire i mezzi finanziari per il funzionamento degli aliscafi, così come ripetutamente richiestole. La Caremar, quindi, ha dovuto farsi carico di ulteriori oneri per la imposizione pervenuta dalla Regione di corse aggiuntive, senza ricevere  la contribuzione a cui si era impegnata.
L’imminente sospensione delle corse della CAREMAR determinerà il radicalizzarsi del monopolio da parte dei privati, i quali, nella imminenza della stagione invernale, si accingono a ridurre fortemente le corse penalizzando migliaia di passeggeri, rallentando i rifornimenti, danneggiando le popolazioni del Golfo di Napoli già penalizziate dalla riduzione dei collegamenti ed in tale maniera sarà vanificata la conclamata ‘continuità territoriale’ che la Regione Campania, con proprie risorse si è impegnata a garantire.
L’Associazione dei Trasportatori rivolge invito alla Regione Campania affinchè essa assicuri fino al completamento delle operazioni di privatizzazione della CAREMAR gli strumenti finanziari per il mantenimento delle linee in atto. Invita i Sindaci della Isola di Ischia a mobilitarsi per garantire il diritto al trasporto delle popolazioni della Isola di Ischia ed il Prefetto di Napoli a promuovere un tavolo di concertazione fra tutti gli organi della Pubblica Amministrazione affinchè sia scongiurata tale gravissima crisi dei trasporti, come è avvenuto per quelli terrestri.
In attesa di riscontro, che si cheide anche ai sensi della legge 241/90.

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