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Tribunale ad Ischia: moratoria bloccata tra politica e magistrati 

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ROMA – Sembra bloccata dal teso braccio di ferro tra politica e magistrati burocrati la moratoria sull’entrata in vigore della riorganizzazione giudiziaria. Mentre il governo e la parte politica del paese si mostra favorevole ed orientata verso la proroga di un anno alla soppressione del tribunale di Ischia, la parte più tenica e legata alla burocrazia della stessa magistratura preme affinchè la chiusura delle sedi minori, tra cui Ischia,avvenga entro i termini già fissati.
Uno scontro duro che non sembra, però, aver scoraggiato chi, tra i nostri rappresentati di Palazzo Madama, si è posto l’obiettivo di evitare il disagio e il grande caos che la chiusura della sede giudiziria ischitana comporterebbe. Un obbiettivo importante verso cui è protesa la comunità tutta, fortemente preoccupata da questo significativo cambiamento. Ora la speranza resta appesa al nuovo dispositivo a cui sta lavorando la commissione Giustizia del Senato. Un disegno di legge attraverso il quale viene chiesto il rinvio di un anno del provvedimento di riordino della geografia giudiziaria delineato dall’ex Guardasigilli Paola Severino. L’intesa raggiunta su input del presidente Francesco Nitto Palma, del vicepresidente Felice Casson e del segretario Rosaria Capacchione, mira a intervenire su alcune distorsioni riscontrabili nella norma e riconducibili a un eccesso di delega in alcuni aspetti organizzativi. In particolare- i casi di palese eccesso di delega riguarderebbero lo smembramento del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, l’istituzione del tribunale di Napoli Nord e la cancellazione degli uffici giudiziari di Ischia. Le norme adottate dal governo, hanno creato in vari territori disfunzioni pesanti e dubbi di legittimità, anche costituzionale.
Di parere opposto e rivolto in tutt’altra direzione lo scopo dei Soloni ai vertici della Magistratura, impegnati affinchè il dispositivo Severino si applicato al più presto.
L’ultima parola spetta sempre al ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri a cui è affidato il difficile compito di ponderare bene ogni scelta. Giudizi e scelte il cui indirizzo graverà pesantemente sulle comunità colpite, specie la comunità ischitana, relativamente alla quale, la mole di lavoro e procedimenti in essere presso il tribunale è quanto meno di tipo eccezionale e fuori dal comune rispetto ad ogni altra realtà. .

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