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Un calcio all’illegalità. Roberti: “Nascondersi, essere omertosi, fortifica il cancro della mafia e dalla camorra” 

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Si è svolto questa mattina, presso l’Auditorium del Centro Polifunzionale di Ischia, l’atteso incontro tra gli studenti dei licei e l’alta magistratura nazionale antimafia per dare, tutti, insieme “un calcio all’illegalità”. L’incontro, promosso dal Comune di Ischia in collaborazione con il Comune di Lacco Ameno, nell’ambito della manifestazione “Legalità e territorio, la Giornata del Cuore”, ha visto avvicendarsi ai microfoni gli uomini che stanno in prima linea nella lotta contro le mafie, la camorra, la criminalità organizzata, in Campania quanto lungo l’intero stivale e oltre i confini, al costo della loro stessa vita.

Ed è stata una lezione non solo per gli studenti, ma per tutti gli astanti, ascoltare ogni singola parola, pesata e ponderata dalla passione per un lavoro delicato e difficile, ma soprattutto da quel senso del dovere e da quel sentire civico permeato, dall’alto, dai principi fondanti della nostra Carta Costituzionale, parole giunte dirette al cuore di ciascuno di noi.

“Ischia come qualsiasi territorio apparentemente libero dal malaffare delle mafie non è tuttavia impermeabile. Prima ancora della Giustizia, è un dovere morale imprescindibile per la Pubblica Amministrazione agire per affermare la legalità sul proprio territorio, attraverso il controllo ed attraverso l’impegno quotidiano teso a concretizzare il bene pubblico”.

Questo il senso dell’intervento del primo cittadino di Ischia, Giosi Ferrandino che ha introdotto i lavori con i ringraziamenti e saluti istituzionali di rito ed immediatamente sorprendendo un ospite di riguardo in platea: il conferimento della Cittadinanza Onoraria di Ischia al dott. Catello Maresca, magistrato della D.D.A. di Napoli, impegnato nella lotta ai clan dei Casalesi.

E, come ha ricordato la moderatrice dell’evento, Rosaria Capacchione, giornalista de “Il Mattino”, anch’essa ormai scortata, perché voce fuori dal coro dell’omertà, la commozione del magistrato Maresca è stata la stessa di quando, solo qualche mese fa, ha arrestato Michele Zagaria, il Boss latitante più ricercato degli ultimi anni. Nella commozione e sorpresa, il magistrato ha diretto parole di sincera gratitudine alla comunità ischitana non mancando di sottolineare che spesso Ischia è stata oggetto delle indagini del gruppo antimafia da lui diretto quale location a volte prescelta dai clan per incontri e business, nonché alcune inchieste che hanno visto protagonista tra gli altri Domenico De Siano e lo stesso Giosi Ferrandino.

“E’ grave la soppressione del Tribunale di Ischia. Ci impegneremo insieme affinché il Governo torni sui suoi passi”, ha detto Maresca anticipando il saluto del Presidente dell’associazione forense dell’Isola d’Ischia, Giampaolo Buono, intervenuto prima delle conclusioni dell’incontro, plaudendo all’iniziativa e chiedendo il sostegno per la battaglia a favore del nostro Tribunale.

Ischia come tutte le mete turistiche sono a rischio rispetto a una criminalità che oggi si è evoluta nei traffici, non solo della droga, ma di veri e propri business legalizzati, dagli appalti agli investimenti, negli immobili come nelle attività commerciali, di danaro sporco. A conferma la testimonianza riportata dalla diretta voce di Cesare Sirignano, anch’egli magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Un intervento che ha raccolto l’attenzione della platea studentesca, come quello di Tommaso Pellegrino, ex segretario della commissione antimafia, suscitando applausi molteplici.

Sul ruolo che molti giovanissimi rivestono nell’ambito dei clan ne ha parlato Giovanni Conzo, magistrato collega di Maresca e Sirignano nella D.D.A. di Napoli. “Non c’è differenza – ha detto Conzo – tra un giovane di povere origini e uno di buona famiglia. Nelle nostre indagini abbiamo trovato giovanissimi, anche iscritti a teologia, oltre che figli di famiglie insospettabili, che hanno abbracciato i capoclan come loro padrini, difendendoli e nascondendoli alla Giustizia. Più volte ci siamo chiesti dove abbiano sbagliato lo Stato, le Istituzioni, ciascuno di noi, se tutto questo avviene. La risposta è ancora troppo complessa seppur siamo certi che molte responsabilità sono da attribuirsi al mancato dialogo tra le istituzioni ed i cittadini, o alla vera e propria assenza delle istituzioni”.

Le conclusioni non potevano non spettare a Franco Roberti, ex “capo dei capi dei buoni”, come ha detto la Capacchione, avendo guidato la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per lungo tempo, e oggi Procuratore della Repubblica di Salerno. Ricordando il Giudice Vigna, mancato nella giornata di ieri, Roberti ha ricordato il ruolo dei magistrati nella lotta alla criminalità organizzata. Attraverso le parole del giudice Falcone, suo amico e collega, ha voluto lanciare un monito alle nuove generazioni: “Chi è sovraesposto, come noi”, diceva Falcone ai suoi colleghi come Borsellino, “lo è perché troppi altri si nascondono”. “Nascondersi, essere omertosi, fortifica il cancro della mafia e dalla camorra - ha sottolineato Roberti – ed il dramma maggiore è dover confermare che in Italia, la giustizia non funziona. Tutto perché ci si ostina a non attuare i principi fondanti della nostra Carta Costituzionale. Dall’indulto ai condoni, ogni pratica politica è illegale. Quanto è illegale una legge che vien meno alla tutela dei diritti dei cittadini. Ma i diritti si possono reclamare solo quando ci sentiamo apposto con i nostri doveri di singoli cittadini appartenenti ad una comunità e,  dunque solo quando ci siamo adoperati nel rispettarli ed attuarli attraverso un sentire civico che non tutela interessi di parte”.

Nell’augurio finale che questa iniziativa possa ripetersi e diventare un appuntamento con le nostre generazioni di studenti, “Un calcio alla Legalità”, ha aperto le porte al confronto istituzionale con la parte ancora sana della società, e fisicamente le porte dell’Auditorium del Centro Polifunzionale, “giunto finalmente a battesimo quale centro congressi”, e come ha aggiunto il Sindaco Ferrandino “a breve anche punto di riferimento per le compagnie teatrali del territorio”.

La Giornata del Cuore è proseguita presso il Campo Sportivo di Lacco Ameno per “l’Incontro del Cuore, in campo insieme e con noi per la Comunità Educativa dimensione familiare “Santa Maria” di Casamicciola Terme”. Un incontro di calcio tra la nazionale italiana magistrati, la Guardia di Finanza ed una rappresentativa locale per la raccolta di beneficenza a favore dei minori ospiti della Comunità Educativa. Al Sindaco del Comune di Ischia, Giosi Ferrandino ed al Sindaco del Comune di Lacco Ameno, Carmine Monti, è spettata la Consegna delle coppe ai partecipanti.

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