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Una questione di responsabilità. La settimana Europea per la riduzione del rifiuto ad Ischia 

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Graziano Petrucci | Per il male informato e carico di pregiudizi questo evento per il sol fatto che è stato curato dai ragazzi del” Movimento cinque stelle dell’isola d’Ischia” doveva essere mortificato. Del resto si sa, nulla di nuovo. Qui a Ischia sappiamo trovare gli escamotage adatti e sottrarci alle responsabilità.

Invece, pure senza l’intervento di quel complice-interlocutore qual è la politica che spesse volte di defila dalle proprie responsabilità preferendo la poltrona di casa, l’evento nazionale ha potuto annoverare anche Ischia tra i partecipanti grazie ai ragazzi del Movimento cinque stelle. Gli stessi hanno destato curiosità nei passanti che transitavano sulla centralissima via Roma. Il dato è quello per cui il cittadino è stanco e chiede risposte. Pretende di conoscere dove sta andando e cosa si può fare per risparmiare e rendere il territorio più pulito senza inutili e sterili giri di parole. Una voce: concretezza!

I mezzi, a ben guardare, ci sono. Basta solo un poco di buona volontà che per il momento, specie tra i nostri rappresentanti manca del tutto.

Compostiere “ fai da te “ per sfruttare al massimo il carico di frazione umida oppure il riciclo degli olii vegetali esausti, evitando di gettarli nello scarico di casa e creare pertanto danni all’eco sistema marino, purtroppo a causa dell’assenza di depuratori sull’isola, oppure detersivo alla spina sono soltanto una parte degli argomenti affrontati nella campagna di sensibilizzazione.

In questo momento di emergenza dove qualche “ locale “, il Sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, ha sentenziato che bisogna adottare il pugno duro – come se il problema non fosse mai stato presente specie sulla nostra isola-e che la Provincia per la sua inadeguatezza ha completamente disatteso l’obiettivo di chiusura del ciclo, è quanto mai indispensabile una “ nuova politica “ fatta di piccoli gesti e comportamenti virtuosi. Una nuova cultura è alle porte ed è arrivato il momento di cambiare, innanzitutto per le nuove generazioni che spesso per evitare di essere usate si defilano da incontri che, come questo, tendono invece a sensibilizzare.

Sicuramente i giovani oggi hanno bisogno di essere educati, come del resto tutta la popolazione ma in più alle generazioni  sulla scena domani, si chiede oggi una consapevole responsabilità su argomenti come questo.

In conclusione, iniziare dal basso, dai Comuni, inserendo e adottando comportamenti virtuosi in grado di generare pure posti di lavoro è la parola d’ordine della settimana Europea per la riduzione del rifiuto.

La nostra Isola è pronta oppure vuole continuare a demandare il problema della spazzatura alla terraferma?

Piccoli gesti possono consentire grandi passi e l’isola non può più essere il fanalino di coda dell’inadeguatezza e dell’astrattismo fatto di parole. L’ambiente è il territorio e noi siamo il territorio!

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