l'informazione ispirata ai valori del giornalismo di Domenico Di Meglio|venerdì, aprile 29, 2016
Sei qui: Home » Cronaca » UNA TOMBA ALLA MANDRA

UNA TOMBA ALLA MANDRA 

Schermata 2013-07-19 a 10.07.39

Al posto delle fatiscenti cabine accanto allo Chalet Primavera. Il direttore di Ischia Ambiente si scopre novello Gaudì dell’Arenella con una tomba alla Mandra

Gianni Vuoso | Al cimitero non c’è più spazio. Lo sappiamo tutti e allora qualcuno ha pensato di creare una sua dependance. Dove se non alla Mandra? Infatti, eccola qui, come dimostra la foto che ritrae lo spazio liberato dalle vecchie cabine fatiscenti, che si ergevano accanto allo Chalet Primavera. Secondo le buone intenzioni di Luca Spignese quello spazio si sarebbe dovuto trasformare in un accogliente giardinetto. E invece la tomba con annessa pianta a sua difesa, l’ha trasformato in un angolo per il raccoglimento e la preghiera. Tanto che qualcuno ha pensato di piantarvi una croce, un mazzetto di fiori di lantane e di non far mancare, provocatoriamente, un cartello alla memoria: “Qui giacciono le spoglie della spiaggia corrosa dal mare e da chi non vuole difendere la costa con una scogliera”. Puntuale anche il ringraziamento all’autore dell’opera: “Per la tomba si ringrazia il direttore di Ischia Ambiente arch. Cenatiempo”. Incredibile. Conoscevamo il direttore di Ischia Ambiente per la discutibile gestione dell’azienda, per il clima, praticamente insopportabile ed irrespirabile che è riuscito a creare con i dipendenti, per il contenzioso che aveva col Comune incredibilmente risolto a suo favore, ma non avevamo avuto ancora il piacere di ammirare una sua prodezza nelle vesti di architetto. E invece eccola lì, sotto gli occhi e gli sberleffi di tutti, l’opera che il Gaudì dell’Arenella è riuscito a regalare alla Mandra. Neanche il consigliere Luca Spignese, che si sta affermando come serio punto di riferimento per il nuovo look che sta cercando di imporre, con encomiabile tenacia, ad una delle più abbandonate zone del Comune, è riuscito a trattenere la meraviglia e il disgusto, tanto da convocare sul luogo l’estroso e funereo architetto e decidere insieme, di trasformare la tomba in un semplice ma ridente e piacevole giardinetto. Assodato che l’opera sarà comunque a tempo determinato, perché tutti auspicano che un vero belvedere, con tanto di panchine e di piante, dovrà sorgere, da settembre, alla sinistra del Bagno Maria, in uno spazio che si confonde fra parcheggio di ciclomotori, auto e barche e attualmente, di temporaneo ampliamento dello stabilimento balneare ridotto ai minimi termini dall’ultima sciroccata.

Commenta

You must be logged in to post a comment.

UA-17747172-1