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Vi sono due isole nel mare giallo-blù 

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Era tale la gioia che mi sono dimenticato del concerto di pernacchie (di testa, di petto e di cuore. Ricordate Eduardo De Filippo?) per il quale mi ero allenato severamente per giorni e che volevo dedicare al presidente monnezzaro, in quanto industriale dei rifiuti, Columella del Matera.

L’abbraccio liberatorio con l’amico Giannino Lucarelli del Rione Sanità al goal di Tito ha finito per farmi dimenticare i propositi di rivendicazioni da rivolgere al folcloristico Presidente materano per l’ignobile sceneggiata di cui si rese protagonista nel corso della gara di andata. Che goduria un goal tanto atteso, tanto sperato e per questo enormemente gradito anche  per i suoi importantissimi risvolti, uno per tutti l’aver definitivamente spenta la Luce delle luminarie sammaritane!

Ho dimenticato le pernacchie, ma non posso assolutamente chiudere entrambi gli occhi su quello che è purtroppo accaduto prima della partita. Ironia della sorte ma le gare con il Matera oramai costituiscono le pietre miliari lungo il viale del civile comportamento tenuto vergognosamente da uno sparuto gruppo di cosiddetti tifosi e che le vittorie della squadra ed il commovente e significativo incitamento dei Veri Tifosi non potrà in alcun modo cancellare.

Stavolta al centro della vicenda si è trovato addirittura un ischitano doc, Dirigente e Presidente Emerito di vecchia milizia, Tifoso autentico a 360°, il sempre disponibile Peppe Di Costanzo (Aenaria Viaggi) che rende ancora più emblematico il livello di scadimento morale in cui siamo precipitati. Bisogna convenire, senza usare i panni caldi o le mercantili dichiarazioni rese nelle ripetute circostanze dai soliti noti e definite ragazzate per non inimicarsi nessuno che il livello di guardia è stato drammaticamente superato!

A pensare che quanto accaduto mercoledì 27 fa coppia con gli accadimenti della trasferta di Matera evidenziando senza teme di smentite che ci troviamo in presenza di due isole del tifo. Una, priva di verde e senza fiori, popolata da sciocchi bulli di cartone alla ricerca di emulazioni con azioni degradanti dove i veri sentimenti che fanno muovere le folle e che riempiono di fede autentica gli stadi sono oramai assenti. L’altra isola, per fortuna quella autentica e verdeggiante, ricca di partecipazione e di una ritrovata maturità, infatti dopo la beffa del goal di Quaquarelli si potevano giustificare cadute di stile, invece la squadra è stata letteralmente spinta alla vittoria con un incitamento costante e coinvolgente anche per gli spettatori più compassati.

Una vittoria cercata con tanta rabbia e preziosa determinazione  dalla squadra che era apparsa da subito non al meglio, arruffona e precipitosa, e maggiormente poco ispirata nei suoi uomini di maggiore riferimento. Ci hanno pensato gli abitanti dell’isola autentica e verdeggiante con il loro tifo intenso e passionale a farla emergere dal mare giallo-blù in un assolato e beneaugurante mercoledì di un piovoso febbraio (anche il sole non è voluto mancare alla festa).

Quanto accaduto è l’ulteriore dimostrazione che certi valori si stanno ritrovando ed emergendo in tutta la loro grandezza. Tifosi per favore fate, anzi facciamo, inabissare l’isola senza verde e senza fiori con i suoi vergognosi abitanti. ISOLATELI !

 

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