Zaro, Molinaro blocca Di Ronza 

Boccone amaro per Francesco Del Deo. Si spera in Cozzolino? Viaggio nei rumors della monnezza foriana

Sono trascorsi 60 giorni dall’elezione della nuova classe dirigente foriana e, per il Paese, il cambiamento è ancora lontano da vedere. Il primo problema, quello che avrebbe dovuto tenere sveglio più di tutti gli altri Francesco Del Deo è certamente la situazione dell’area di trasferenza di Zaro. Una scelta folle ereditata dalla (dis)amministrazione di Franco Regine che, anche grazie alla firma dell’allora dirigente incaricato Aldo Imer (inutile ricordare i fondi elargiti dal vecchio sindaco all’associazione del Soprintendente) riuscì ad avere una proroga in via temporanea (dopo numerosi vicissitudini politiche e non solo) fino al 30 giugno 2013.

Una proroga perentoria tanto che la stessa giunta Regine approvarono in uno degli ultimi esecutivi la delibera che ordina lo smantellamento dell’area, il pristino dello stato dei luoghi e, addirittura, affidavano anche i lavori. Una delibera di giunta, ovviamente, inapplicata da Del Deo che, invece, in questi 60 giorni (più di uno vocifera di un intervento fattivo di Nicola Monti) avrebbe provato in tutti i modi a farsi riconoscere una proroga di almeno 3 mesi. Dopo un primo contatto con la Soprintendenza, secondo alcuni rumors insistenti, sembra che Del Deo sia riuscito a muovere leve più importanti direttamente in ministero [le conoscere romane di Del Deo sono una miniera!] che sembra avessero convinto Di Ronza, l’attuale dirigente incaricato per l’Isola d’Ischia, ad apporre la firma alla proroga. Ulteriori 90 giorni per consentire a Del Deo & Co. di trovare una soluzione idonea.

Ma la faccenda diventa maggiormente complicata quando viene notificata al Di Ronza la diffida/denuncia redatta dall’avvocato Bruno Molinaro in nome e per conto della PAS Pro Natura e di alcuni residenti della zona. I rilievi, puntuali, del legale di Piazza San Rocco, avrebbero di fatto convinto Di Ronza a soprassedere dalla firma.

Uno stop inaspettato per Del Deo che attendeva solo il fax con tanto di firma.

Si spera in Cozzolino. Il lumicino della speranza, però, non è ancora spento, tant’è che Del Deo confida nella firma del Soprintendente Cozzolino, ovvero il “capo” di Di Ronza. Pensate davvero che si scontrino i poteri in Soprintendenza? E se davvero così avverrà, pensate sia legittimo?
Ma l’aspetto che preoccupa maggiormente gli attuali politici foriani è l’interessamento della Procura della Repubblica. Secondo fonti vicine al Dispari bene informate, sembra proprio che la denuncia presentata da Bruno Molinaro abbia iniziato ad avanzare nell’iter che potrebbe portare al sequestro dell’area e lasciare il Comune di Forio nel bel mezzo di una crisi rifiuti, in piena estate e senza piani B.

LE ALTERNATIVE. E’ vero, sembra che ufficialmente, Del Deo non abbia un piano B. In verità il sindaco lavora su due piani diversi. Sempre secondo i rumors e le indiscrezioni che Il Dispari è riuscito a raccogliere sembra che l’amministrazione stia valutando un’area a Cavallaro, dove sarebbe in corso uno sbancamento per la realizzazione di un parcheggio di bus e la realizzazione di una nuova area ecologica. Ma se nel “medio evo” della gestione politica Cavallaro non dovesse andare bene, sembra che Del Deo sia pronto a “salire a cavallo” e ispezionare una zona a Panza nei pressi del campo sportivo, un po’ più su. Una zona che dovrebbe essere nelle disponibilità di un cliente di Lello Buono, il consigliere comunale eletto con grande suffragio. Due ipotesi, quest’ultime, che hanno già accolto le proteste dei residenti e che, secondo quanto sappiamo noi, non hanno mancato di promettere battaglia.

Stiamo vicini alla crisi o Del Deo riuscirà, con le sue alchimie, a trovare una soluzione che riesca a salvare Forio dalle montagne di monnezza ad Agosto? Staremo a vedere…